mercoledì 2 marzo 2016

Corsa come metafora di vita

Ieri sera al termine di una delle tante giornate lavorative impegnative che stanno caratterizzando il mio nuovo trend sono andata a correre.
Mentre correvo pensavo, anche perché  in questa uscita serale, come sempre capita c'era Paola.
Come dicevo correvo e pensavo, ma soprattutto pensavo al nostro modo complementare e complice di prendere la vita.
All'inizio lei parte come una scheggia e mi sostiene nell'acquisire il ritmo. Circa a metà  io che le sono stata dietro e nel frattempo mi sono scaldata l'affianco e  la supero,  mentre lei trova il suo ritmo di recupero costante.
Da quel momento subentra la mia mentalità per cui non mollo e reggo il ritmo acquisito per arrivare a un obietrivo, per vincere quella piccola sfida quotidiana che può  essere abbassare di qualche secondo la mia corsa.
Noi siamo così, Paola ed io, in costante alternanza di ruoli e approcci.
Calma, riservata e riflessiva lei, incazzosa, chiacchierona e comandina io.
Anche nella gestione quotidiana della nostra famiglia abbiamo atteggiamenti complementari ma un unico obiettivo: la nostra armonia.
Oibò ho usato il termine famiglia. Se volete lo cambio in comunità  affettiva,  tanto per me è  la mia famiglia.
Dimenticavo: Paola c'è  per me e  con me in ogni scelta importante della mia vita. Si è  caricata sulle spalle me è Demetrio che per la legge e la natura è  "solo" mio figlio.
Ora lui ha quasi 14 anni ma Paola è  con lui da quando ne ha 8. E lui la prima volta che l'ha vista l'ha presa per mano e l'ha apostrafata guardandola dal basso all'alto dritta negli occhi e nel cuore, dicendo "tu sei la mia mamma bis" in un momento in cui ancora noi non avevamo capito che piega avrebbe preso la nostra vita.
Demetrio ha un papà...e sa benissimo cosa e chi chiamare famiglia. Per lui anche Paola io e lui siamo famiglia...
Questo per dire che prima di alzare il dito contro chi si ama e costruisce una famiglia, guardate dentro le vostre case. E' vero che ognuno interpreta la vita guardandola con i propri occhi.
Ne parlava tanto oggi in un post bellissimo sulla comunicazione efficace la mia cara amica Anna Maria Anelli (se non la seguite ancora fatelo...merita). Ma è  anche vero che osservando e chiedendo, ascoltando e non escludendo potreste trovare più  cose in comune tra la mia famiglia e la vostra di quanto immaginiate.
Noi viviamo così,  ogni giorno, qualche volta tiro io, altre volte, molte, Paola riporta l'equilibrio,  ci dividiamo i compiti, facciamo la raccolta differenziata, litighiamo per il tubetto del dentifricio (anzi no...Paola lo schiaccia da metà, io dal fondo...) e non dormiamo la notte per parlare di come sta crescendo "nostro figlio".
Ps...come.ogni famiglia che si rispetti c'è  anche Rudy...il nostro amato cane.
Correre mi fa bene....perché  ho una famiglia che mi ama ♡♡♡

mercoledì 23 settembre 2015

Paura...per superarla...

Oggi pensavo a una cosa...
Vorrei potere dire che ho paura.
Ma sono cresciuta in un mondo dove non serve a nulla avere paura.
Ma cosa è la paura? Se non impari a riconoscerla non la puoi superare.
Oggi mentre andavo in ospedale pensavo a quanto mi sarebbe piaciuto dire ho paura.
Invece ne è uscito un semplice, "ma si intanto è una stupidaggine"...
Tendo sempre a minimizzare.
Sono cresciuta con una mamma che ogni due per tre rischiava di morire...anche per una semplice risata di troppo, messa in ginocchio da attacchi d'asma che mi tormentano ancora nei miei peggiori incubi.
Eppure minimizzava sempre, diceva al mondo che stava bene, sorrideva sempre anche nei periodi più brutti della sua vita...che diritto avevo io di lamentarmi o avere paura?
E così oggi mentre andavo in ospedale pensavo che:
- vorrei non fare elenchi di buoni propositi solo quando ho paura che la vita mi stia scivolando tra le dita ~ perché la vita comunque scivola...possiamo solo decidere come
- vorrei non fare la spavalda e coraggiosa ma dire " sì signori sarà pure una stupidaggine, ma io ho paura" al posto di "tanto è una stupidaggine, perché dovrei avere paura"
Sono stata talmente abituata a non avere diritto alla paura che non la so nemmeno riconoscere...
Ma se non riconosciuta non la puoi vincere...chiaro???
Oggi ho pensato che è molto più coraggioso chi riconosce e tocca la paura piuttosto chi fa finta di non averne...
Strane riflessioni in una giornata uggiosa di fine settembre

giovedì 3 settembre 2015

Capelli bianchi

Mi asciugo i capelli e guardo. Quelli bianchi stanno prendendo il totale sopravvento sugli altri.
Mi ricordo ancora la scoperta del primo. 
Avevo poco più di 22 anni e da poco avevo fatto una delle mie scelte radicali: il cambio di facoltà universitaria. 
Stavo preparando il primo esame del nuovo percorso: statistica.
Per me che arrivavo da studi umanistici e che sosteneva di avere un rapporto di odio e amore con i numeri era una bella sfida.
Il professore Orviati però era talmente bravo e innamorato della sua materia che mi trasferì una carica incredibile. 
Ricordo ancora il suo sorriso e la mia gioia quando mi scrisse 30 sul libretto.
Da allora sono passati 23 anni e quel singolo capello bianco è  restato solo per un bel po'. 
Ora le proporzioni si sono invertite.
Non sono mai riuscita a cedere, almeno fino ad ora, alla tentazione della tinta.
Ho un atteggiamento maniacale con i dettagli, quindi soffrirei da morire vedendo la ricrescita o in alternativa mi trasferirei a vivere dalla mia parrucchiera.
Il bianco dei capelli mi ha sempre affascinato, lo consideravo quasi una sorta di gradi sul petto.
Lo abbinavo a maturità e pacatezza.
E qui inizia il guaio.
Mi guardo allo specchio e ci ritrovo tutti i miei quasi 45 anni.
Guardo l'anima e le cicatrici ci sono, anche quelle tutte, accumulate nel corso del tempo.
Ascolto lo spirito...e qui non ci siamo...non riesco proprio a sentirmi 45 anni e brizzolata.
Salgo in bicicletta e mi ritrovo a pedalare come pedalavo da bambina, quando in sella all'olandesina (con tanto di cestino in vimini che un giorno con cura ho eliminato dalla mia vita) facevo finta di correre su una bici da corsa. Ora pedalo veramente su una bici da corsa, ho realizzato questo sogno con calma, ma è un altro tassello del mio complicato puzzle che è andato a posto.
Ma vedo spesso intorno a me facce perplesse.
Non riesco a non vivere la vita a morsi abbondanti e pur essendo una persona con una intensissima vita celebrale (non do mai pace al mio cervello...non garantisco sui risultati), ho bisogno di fisicità, di aria aperta, di corsa sotto la pioggia, di provare a dare il massimo in ogni cosa che faccio, di spingere su quei pedali con tutta l'energia che ho...
Continuo a sentirmi un'eterna ragazza, come se il tempo dei sogni e il tempo per realizzarli non terminasse mai.
Sento che c'è sempre qualche cosa di nuovo e inesplorato che mi chiama e cerca.
Quindi...facce perplesse...restate tali...ho i capelli bianchi, ma non smetterò di vivere di emozioni e sfide...mi tengo i miei capelli bianchi e tengo stretto il mio pensiero positivo...come peter pan


domenica 30 agosto 2015

Pedalo e penso

Fin da quando sono piccola per me l'anno nuovo inizia a settembre.

Settembre da il via al nuovo ciclo.
È  lo starter dei nuovi progetti e delle nuove sfide.

Quest'anno per me è pieno di progetti, piani, sfide, emozioni e qualche paura.

Non solo sul lavoro ma anche nella vita personale.
Sono in mezzo al  decennio dei bilanci.

Quella terra di mezzo dove puoi permetterti di guardare indietro e vedere tanto e spesso non tutto ti piace, ma guardare ancora avanti con occhi più maturi ma anche un po' più realistici.

Anche il ruolo di mamma sta prendendo una nuova dimensione. L'adolescenza di Demetrio mi deve fare trovare un nuovo equilibrio tra rispetto di identità  e guida.

E io voglio recuperare anche una dimensione di famiglia e coppia che a fatica mi sono guadagnata.

Ho qualche sogno che avevo nascosto dentro i cassetti meno frequentati della mia anima.

E così in questi giorni di fine estate pedalo e lascio correre liberi i pensieri e le emozioni.
Quindi:
- nuovo ruolo in azienda tra emozioni e paure. Ma qui so che poi mi prenderò  i miei momenti di svago frequentando i bellissimi corsi che Rosy Russo organizza alla Uaua academy. Tornano delle grandi come Alessandra Farabegoli, la super Anna Maria Anelli e finalmente arriva anche Roberta Buzzacchino.
Ossigeno puro per cervello e cuore.

- ricomincio il mio adorato pendolarismo che mi consente di avere un'ora garantita di lettura.

- fra pochi giorni ricomincio yoga con Rosanna. Il mio terzo anno.  È  riuscita insieme a Paola a fare un miracolo. Non avrei mai detto di aspettate con ansia la ripresa di qualche cosa che mi obbliga a state ferma.

- ricomincia karate. E vedremo...piano piano mi avvicino  al momento di svolta della pratica. E sì perché la cintura nera non è una meta ma un inizio.

- nel frattempo un'idea matta si sta facendo largo nel mio intimo...ma di questo ancora non parlo.

In questi 5 anni ho raccolto i cocci di un disastro lungo 40 anni. Mi piacerebbe dire che alla mia anima è  successo quello che accade in Giappone con i vasi aggiustati con l'oro.

Posso solo dire che ho avuto fortuna di avere accanto chi ha saputo accogliere tutte le mie maree, anche quelle più nere.

Ecco...al 30 di agosto scaldo i motori e che il nuovo anno abbia inizio.

lunedì 15 giugno 2015

Amo la tecnologia ma anche no

Sono un po' di giorni che rifletto su un fatto è non so se le mie conclusioni sono dettate più dall'età  o da una sufficiente dose di buon senso.
Ho sempre amato la tecnologia, da tempi ancora non sospetti.
Quindi da quando l'innovazione c'era, ma procedeva ancora con tempi normali che ora appaiono lenti.
Allo stesso tempo però arrivo da una educazione del rispetto e della cura delle cose.
Vengo dalla generazione del vestito della domenica, del cambio di abiti quando torni a casa, del riciclo prima di regalare a chi può continuare ancora a usare.
Tutto questo per dire che mi da parecchio fastidio quando non puoi più usare uno strumento tecnologico solo perché non rilasciano più aggiornamenti e non ti fanno nemmeno scaricare le app di versioni antecedenti.
E così ti ritrovi tra le mani qualcosa tenuto e usato con rispetto, ma che non puoi più usare se non facendo dei giri funanbolici che eliminano totalmente il concetto di "usabilità" a cui punta l'informatica moderna.
Ma c'è  un risvolto sociale ancora più pericoloso dietro a tutto questo.
Se è pur vero che come insegna e spiega Baumann  siamo in una società  liquida dove gran parte delle esperienze sono mordi e fuggi e dove vince la capacità  di essere missili intelligenti invece che balistica,  non stiamo forse precipitando nel consumismo di più basso valore etico?
La voglia di tornare un po' a valori di rispetto e conquista aumenta.
Purtroppo però mi sorge il dubbio che ciò  sia però  dovuta a una mia nuova collocazione generazionale.

mercoledì 6 maggio 2015

6 maggio...una data scaramantica

Dal 1976 il 6 maggio per me è una giornata scaramantica, la giornata della sopravvivenza.
Le mie origini sono montanare,  vengo dalle terre in cui cammini in salita, vengo dalle terre dove le montagne hanno ruggito violentemente nel 1976.
Quel ruggito, come la voce ferma e tonante di mio papà che ci intima di uscire con un laconico "fuori" detto mentre ci stavamo godendo una serata nel lettone tutti e tre insieme, papà mamma e io, resterà per sempre nel cuore.
Solo a distanza di anni ho realizzato che facevo parte di una fortunata schiera di sopravvissuti.
Solo a distanza di anni ho pensato che nel 1976 non abbiamo festeggiato il compleanno di mio papà il 9 maggio perché già dalla mattina dopo era in prontezza operativa.
Sì, perché i militari sono anche questo. Sistemano le loro famiglie con la preoccupazione nel cuore ma la sicurezza sul viso che devono avere le persone che per definizione sono intrise di coraggio e partono per la loro missione.
Da quel giorno in cui mio papà  disse che eravamo stati fortunati perché il terremoto era arrivato di sera e quindi eravamo tutti insieme, penso che sia partito il mio addestramento  fatto di poche ma precise regole operative:
Punti di raccolta
Attenzioni
Tracce
Osservazioni
Non c'erano cellulari  e le linee telefoniche erano popolate di cabine a gettoni.
E da quel giorno ho abbandonato l'Incoscienza della spensieratezza per lasciare posto alla coscienza della sopravvivenza.
Il terremoto vissuto così  ti lascia un istinto animalesco. Ancora oggi mi capita di parlare con mia mamma e dirci che c'è  aria di terremoto.
Oggi la mia memoria va a tutti quelli che non ci sono più, alle ultime vittime del Nepal,  a tutti i terremotati che hanno fatto i conti con il ruggito della terra.
E per quanto sia nato da lì  un interesse maniacale nello studio dei terremoti, nella spiegazione delle varie scale, quasi come se la conoscenza aiutasse a esorcizzare la paura, portate pazienza se verrete al cinema con me e mi vedete controllare le uscite di emergenza o se vi obbligherò a fare le scale a piedi piuttosto che prendere l'ascensore.
E non prendetemi per suonata se a mio figlio ho spiegato cosa fare in caso di emergenza da quando era alto una spanna...sono dettagli che ti possono salvare la vita.
E per ricordate un altro 6 maggio...nel 1999 mi sono rotta due vertebre...insomma il 6 non è mai stato il mio numero preferito, tanto meno a scuola...ma il 6 maggio proprio è  un giorno che attraverso trattenendo il respiro. ..

lunedì 27 aprile 2015

E poi arrivò lui

Il sottotitolo di questo post potrebbe essere questo: "quando per la felicità di un figlio fai entrare in casa un cane e la vita ti cambia".
Ho sempre amato gli animali. Cavalli e cani in cima alla lista.
Da sempre.
Non a caso questo Blog si chiama lupo  di sera.
Ma mai avrei potuto immaginare quanto il secondo cane della mia vita mi potesse insegnare.
Non sono una da spazzolino da denti per cani etc, ma ho scoperto un mondo.
E sapete qual è  la prima cosa che ho scoperto? Quanto egoismo c'è  dietro la scelta di avere un cane.
Spesso li rinchiudiamo in gabbie dorate, convinti di dar loro tutto: una casa, cibo, dottore, affetto.
Li proviamo di una cosa fondamentale: la libertà.
Quindi, mi chiederete voi?
Quindi sto stravolgendo il mio modo di fare con il mio amico peloso...
Sì  perché  rudy è  il mio amico peloso, quello che mi fa tornare bambina, quello che con i suoi occhi dolci mi fa capire chi sono, quello che mi ha spiegato che uno sguardo vale più di mille parole.
Sono sempre più convinta che chi decide di prendere un cane dovrebbe prima di tutto fare un corso per capire come far stare veramente bene il suo amico peloso.
Voler bene è  prima di tutto rispettare la natura.
Educo lui al branco, ma è lui che mi educa all'ascolto, all'osservazione.
E la nostra vita con lui è  fatta di compensazioni e ricerche.
Lui non ha chiesto di diventare il nostro cane, ma noi lo abbiamo accolto nella nostra famiglia.
Così anche le ferie vengono decise in base a dove lui può  essere con noi...
Lui è  il nostro amico rudy

giovedì 16 aprile 2015

Chiudo e apro

Chiudo un capitolo è ne apro un altro.
Oggi ho firmato la sentenza di divorzio e così emotivamente chiudo con il passato.
Cinicamente posso morire in pace senza arricchire ulteriormente il mio finalmente ex marito.
A dire la verità,  da oggi muoio metaforicamente e come l'araba fenice risorgo a nuova vita.
Mi porto gioie e dolori in valigia, perché chi sono oggi è  sicuramente il frutto della strada che ho fatto.
Nulla fino a pochi anni fa è  stato e nulla sarà  come avevo immaginato o sognato, ma sarà  esattamente quello che deve essere e di cui pretendo di essere l'unica responsabile.
E ora mi sfido a vedere se ho abbastanza coraggio almeno di provarci.
Ricomincio con una enorme ricchezza accanto: l'amore. Quello vero, quello potente, quello senza "ma" o "se".
È  una cosa per cui ho lottato, contro tutto e contro tutti, contro le convenzioni, le credenze, gli stereotipi.
È  quel qualcosa che ti fa rimpiangere il coraggio mancato che ti avrebbe consentito di "essere viva" prima.
Ora con questa ricchezza accanto devo e voglio provare a realizzare anche qualche altro piccolo sogno. Un sogno diverso da quello del passato che non tornerà  più , un sogno mio che potrà  esistere perché non ho più  nemici, ma una persona che mi sprona a credere in me e a fare.
Quindi non ho più  scuse...
Chiudo il passato e apro il cuore alla vita.

giovedì 12 marzo 2015

Parole e relazioni

Oggi ho passato una splendida giornata in aula alla uauacademy.
Il direttore d'orchestra era Annamaria Anelli.
È  da ieri che questo concetto di musica accompagna la mia descrizione dell'evento.
Quello che si è  creato oggi in aula è  stato proprio questo. Annamaria è  riuscita più di qualunque persona da me incontrata fino ad ora a farmi sentire la musica delle parole.
Le ore sono volate, ho dimenticato cellulare, obblighi e colleghi, pur essendo alle porte di una scadenza importante per il mio lavoro.
Mi sono ritrovata a scrivere e dopo un po' a disegnare mentre ascoltavo le sue storie.
Non ha fatto lezione. Mi ha trascinato in tanti piccoli racconti, uno per ogni slide, uno per ogni concetto.
Quando ho bisogno di assorbire, disegno...alla fine ne è  uscita una bozza del monogramma di Annamaria.
Mi ha affascinato la sua estrema professionalità fatta di morbidezza e fermezza, quel mix che solo l'amore per quello che fai crea nell'istante esatto in cui condividi la tua passione.
Anche il monogramma che ho abbozzato alla fine è  così: un misto di curve e tratti...
E dopo oggi ho qualcosa in più: quando leggerò  i suoi post ritroverò  ancora di più la persona che oggi ho avuto la fortuna di incontrare. Parole e relazione, anzi parole che rafforzano la relazione.
E domani si ricomincia a scoprire, leggere, approfondire tutti gli spunti di oggi.

sabato 24 gennaio 2015

Attimi.e.viaggi

Ieri sera ho terminato la cena con i crostoli e mentre ne addentavo uno sono stata trascinata all'indietro nel tempo.
Mi sono ritrovata emozionalmente a casa di mia nonna e ho risentito il profumo dei crostoli che faceva lei.
Li amavo particolarmente...erano più grossi dei classici crostoli che si acquistano. Io cercavo poi con cura quelli che si piegavano in modo strano e che nelle pieghe raccoglievano più zucchero.
Mi ricordo come li riponeva con cura nei vassoi sulla credenza della sala da pranzo.
E ricordandomi quello mi sono ricordata della.magia dei cassetti della casa di mia nonna...
Poi inevitabilmente ti trovi a dover decidere se diventare triste per il tempo andato o essere riconoscente alla vita per le emozioni che comunque ti porti ancora nel cuore...

martedì 30 dicembre 2014

Post di fine anno

Ho mille pensieri che mi frullano per la testa.
Come tutti...ci si ferma e si fa il bilancio tra dare e avere, tra fatto e non fatto, ma forse farò...
Quest'anno è stato di nuovo un anno strano, che mi appartiene a metà, come da un po' mi capita.
L'età anagrafica non sempre corrisponde alla reale età emotiva...
Ho 44 anni ma sono nata 4 anni fa come persona e in effetti sono una perfetta quatrenne...
E così so che devo appena capire come prendere totalmente in mano il timone della mia vita.
Tutto questo dietro capelli sempre più brizzolati e responsabilità da quarantenne.
Mi guida la saggezza del credo che l'esempio vale Più dell'insegnamento.
Mio figlio mi obbliga a una coerenza siberiana di cui gli sarò sempre grata e mi obbliga alla capacità di ammettere i miei errori.
La persona che mi ama e amo mi accoglie in tutta la mia imperfezione. Non ho scelto a caso la parola accoglie al posto di accetta. Accogliere è molto più intenso e romantico di accetta.
Poi ci sono le persone che vorrei amare di più e dalla quale vorrei essere amata di più... Ma non accadrà mai...per cui va bene così.
Poi ci sono i miei amici, quelli più vicini e quelli più lontani, che mi mancano, ma ai quali non riesco a dirlo...ci sono quelli dai quali mi sono ormai così allontanata da rendere impossibile il ritorno se non nei loro ricordi di cuore...e quelli per i quali spero non sia mai troppo tardi nella mia ossessione da comune miliardaria che mi portava a sognare una tenuta di acri con una casa coloniale dove ritrovarsi tutti a pranzo.
E poi c'è Rudy...che con il suo naso umido mi saluta ogni mattina...

Insomma finisce un anno fatto di sogni, illusioni, batoste e vittorie...insomma un anno umano...

E attendo il prossimo...e intanto guardo caccia al ladro...

martedì 11 novembre 2014

Ti piace studiare...non te ne devi vergognare...

Così,  aspettando il treno, assaporo il gusto di una giornata diversa.
Una giornata dedicata all'ascolto di Alessandra Farabegoli. Una giornata passata sentendo dalla sua voce quello che regala nei suoi libri o nel "manuale del buonsenso in rete" e anche qualcosa di più.
A dire il vero, più di qualcosa di più.
È stata la conferma di quanto sia importante fare con testa e cuore il proprio lavoro.

Ciò che sto scoprendo nelle persone che sono diventate "colleghe o colleghi" in questo mesi, quasi anni, è la passione, la serietà,  ma anche la spensierata leggerezza che hanno solo le persone che amano il loro lavoro possono avere.

Tra la mia e la loro scrivania ci sono chilometri resi inesistenti dalla carta e dalla tecnologia.

Ecco che però appena ne ho l'occasione corro ad ascoltare dalla loro voce ciò che ho studiato nei loro testi oppure ho letto nei loro blog.

Ultimamente mi sta aiutando tanto in questo Rosy Russo con la sua uauacademy...

Spero che presto vengano da questa parte d'Italia che ho imparato a conoscere e che mi piacerebbe conoscere...

Intanto ho ricevuto in regalo una bella giornata...una giornata che mi conferma che "mi piace studiare e non me ne devo vergognare"...

venerdì 7 novembre 2014

Quanti sogni in quella valigia

Sono sul treno in un venerdì pomeriggio uggioso di novembre.
Mancano pochi giorni al mio compleanno.
Ho conosciuto questa città,  la città di Trieste a novembre di tanti anni fa.
Tutto nella mia vita stava prendendo una strana piega.
Pochi giorni prima dell'inizio dell'università,  mio papà aveva chiuso il gruppo Belluno, come comandante.
Ricordo una cerimonia triste. Se dovessi fare un paragone direi che sembrava un funerale americano. tutti si sforzavano di essere sereni, pur sapendo che nulla sarebbe stato come prima.
Quelle mura, quella gente...per me quasi una seconda famiglia.
Quelli erano i luoghi che io conoscevo per stare con mio papà.  C'era profumo di casa.
E mia mamma da ottima pr aveva dato una mano a creare un gruppo allaegato alle famiglie.
Nel mese di novembre ho iniziato a fare la pendolare settimanale...
Non sono mai stata una con il sugo della mamma in valigia...
In quella valigia che mi caricavo sulle spalle c'erano più sogni che mutande...
E ora mentre aspetto che il treno parta, guardo le nuove generazioni salire sul treno che li riporterà per due giorni a casa e mi chiedo cosa contengono le loro valigie. ..
La mia ora è solo una cartella di lavoro...salgo sul treno e penso...leggo e sogno...
E i sogni come allora sono più numerosi di qualsiasi altra cosa...
Forse un po' sbiaditi, forse un po' malinconici...forse vorrebbero un altro sole o dell'altra pioggia...o forse vorrebbero solo poter vivere non giudicati da quegli occhi che ti accompagnano da sempre ma che forse mai capiranno di che pasta sono fatti...

mercoledì 29 ottobre 2014

Declinare la vita

Per troppo tempo ho declinato le mie conversazioni interiori ed esteriori o al passato o al futuro.
Troppi rimpianti e ripensamenti e troppi sogni procrastinati in dimensioni a venire.
Nell'ultimo periodo mi sono imposta un allenamento emotivo. Declino la mia vita al presente.
Assaporo ciò che faccio e progetto l'indispensabile.
Mi piace l'istante, godo della realizzazione contestualizzata e mi muovo al massimo nel breve periodo.
Uno sforzo notevole che però mi sta irrobustendo emotivamente.
Progetto, agisco, realizzo e rifletto per consolidare nella memoria quel piccolo risultato quotidiano.
Mi impongo brevi liste pragmatiche, sia personali che professionali e faccio dei controlli costanti.
Ed ecco che mi trovo a gioire di una corsa che anni fa mi avrebbe fatto ridere di me o, in una giornata storta, mi avrebbe fatto dire che era meglio mollare.
Oggi quella corsa rappresenta uno step immediato verso un obiettivo che so che realizzeró, ma rappresenta a sua volta anche un primo traguardo.
Il mio motto tantrico di questo periodo è: sognare è forza, realizzare è potenza...

Dimenticavo...se ci sono riuscita è grazie alla fiducia e amore incondizionato della persona speciale che è riuscita a "vedermi" prima ancora che io stessa lo facessi...
E a questa meravigliosa persona appartiene il mio cuore...
♥♥♥

giovedì 16 ottobre 2014

serenità e profondità

E' da ieri che rifletto su un fatto...

Sono andata a ritirare il referto della mia operazione. 
Devo dire che con gli anni sono diventata molto più ansiosa. Forse perchè da un po' mi sento gli anni volare tra le dita e ho ancora mille sogni da realizzare. Quindi vivo con estrema intensità il concetto di precarietà temporale.

O forse perchè ho sfiorato tante volte la morte che passava accanto alle persone che amo. Non sono mai stata una bambina spensierata e sono cresciuta con quella falsa maschera di cinismo che è dettata dalla precoce presa di consapevolezza che da un momento all'altro puoi essere abbandonata. 
Non è mai successo, e forse questo mi ha lasciato in una situazione di limbo perenne che non porta al superamento dello shock. 
Anche se emotivamente ed egoisticamente dico meno male.

Comunque tornando a noi...ieri ho incontrato nuovamente due professioniste speciali. Una è un'affermata professoressa, l'altra una giovane specializzanda, con una grande passione negli occhi...bello da vedere...queste persone chiudono il cerchio delle professioniste di valore che mi hanno seguito in questa avventura :-)

Lavoro difficile il loro...

Mi sono immaginata quando devono comunicare notizie tragiche o ancora peggio quando, operando succede l'irreparabile e mi sono chiesta che diritto ho io di essere stressata per un "semplice lavoro impiegatizio". Certo anche il mio è un lavoro per obiettivi, è comunque di responsabilità, ma mi immagino come possa essere la sensazione di avere la "responsabilità della vita" tra le mani...
E la mia mente torna alla dolcezza e la professionalità con cui sono stata accolta...e penso alla forza e al coraggio infinito che si nasconde dietro l'aria quasi scanzonata con parlano di vita e morte, speranza e paure.

Da qui voglio ripartire...e il mio viaggio ieri sera si è concluso ancora con una splendida lezione di yoga con Rosanna, la mia insegnante...altra donna forte e profonda, che con un piccolo racconto personale, di nuovo mi ha fatto capire che la vita è un dono e va sempre vissuta...

Forse devo scoprire come cogliere il lato leggero della mia esistenza, in un momento in cui vorrei sentirmi più soddisfatta di ciò che sono e ho fatto, ma non riesco a farlo e sto cercando il punto da cui ripartire...

e intanto penso alla serenità e alla profondità delle persone che ho incontrato e anche se resteranno estranee, sono ben presenti nella mia mente...

giovedì 2 ottobre 2014

Osservo...

Sono sull'autobus ed è appena salita una distinta anziana signora.
Gli anziani (a cui preferirei rivolgermi con la parola vecchio, o grande vecchio) mi affascinano tantissimo.
Quando osservo i loro movimenti, lenti e misurati, me li immagino nella frenesia della loro gioventù.
Troppo spesso ci dimentichiamo che dietro quelle rughe e quella lentezza imposta c'è un mondo di storia e sogni, gioventù e maturità.
Mi piace il rispetto che hanno nel fare anche il più piccolo gesto, quasi a fotografare la preziositá di ogni movimento che il tempo regala.
Sto capendo ogni giorno di più la consapevolezza del tempo che passa di cui parlano ogni tanto i miei genitori. A lungo li ho considerati pessimisti, ora mi rendo conto di quanto real-cinici siano. Ho così compreso da chi ho ereditato quel modo di guardare la vita.
Ecco...sta scendendo dall'autobus la distinta signora, accompagnata dal suo bastone e un sorriso sereno di una bambina che ha appena finito di giocare.

giovedì 18 settembre 2014

Settembre

Lo ho appena scritto sul mio secondo blog...ma ci sta bene anche qui...questo pensiero appartiene anche e soprattutto al mio essere lupo di sera...

"Questi giorni di settembre hanno da sempre un gusto particolare. I colori, la temperatura mi riportano sempre a un'immagine che ho nel cuore. Per 26 anni ho passato l'estate a Bibione e l'appartamento si affacciava sul mare. Ho ancora impressa la sensazione di chiusura del capitolo "estate"...si abbassavano le taparelle sul mare settembrino e man mano che calavano mi prendeva una malinconica consapevolezza che l'anno a venire sarebbe stato diverso...c'era attesa, c'erano sogni, c'erano emozioni...ma c'era anche tanta malinconia. L'idea era di costruzione e perdita nello stesso tempo. Salivo in macchina e guardavo fino all'ultimo il mare allontanarsi... Ancora oggi quando a settembre cammino e sento quel misto di tepore e brezza che annuncia l'autunno la mia mente torna là...a quelle persiane che si abbassano sul mare settembrino a scandire la circolarità del tempo che linearmente si allunga verso il futuro."

lunedì 24 febbraio 2014

Differenze fondamentali

C'è una differenza enorme tra aver cercato di fare il proprio meglio e l'essere i migliori.
come c'è differenza tra l'essere giudicati da terza persona e il darsi meriti da solo.
Anche se reputo che l'autoanalisi sia prova di intelligenza, penso che il confronto sia fonte di crescita.
Avere il coraggio di mettersi in gioco ma ancora più in dubbio è da pochi.
Io spero di avere sempre la forza di farlo.
Purtroppo fino ad oggi ho conosciuto ben poche persone fatte così.

lunedì 9 dicembre 2013

La via Di Antonia

E'iniziata una nuova avventura...La via di Antonia...

Non so dove mi porterà, o meglio io il progetto ce l'ho chiaro, ma lo svelerò un po' alla volta.

Questa stanza è dedicata a poche persone, la Via di Antonia è un racconto aperto che scriverò a più mani...


Vi aspetto anche là.

:-)

domenica 27 ottobre 2013

Sulla storiografia e sul senso della storia

Sto assaporando con lentezza, sentimento che proprio normalmente non mi appartiene, un libro di Karl Popper, TUTTA LA VITA è RISOLVERE PROBLEMI.

Al suo interno alcuni saggi tra cui "Sulla storiografia e sul senso della storia".

Riporto di seguito un passaggio che amo...Buona lettura

"Non è possibile scrivere di storia senza prendere posizione nei confronti dei problemi fondamentali della società, della politica e della morale.
Una tale presa di posizione conterrà sempre un elemento fortemente personale.
Questo non significa che il contenuto di un'opera storica sia totalmente o anche solo in parte una questione di opinioni personali.
Quello che lo storico scrive deve essere vero, oggettivo, e là dove egli introduce opinioni personali su problemi morali o politici deve sempre mettere in chiaro che le sue opinioni, le sue proposte e decisioni non hanno la stessa natura delle sue affermazioni sui fatti storici.
La scelta dei fatti da trattare è, però, sempre in grande misura una questione di decisione personale, in ogni caso lo è in una misura più grande di quanto avvenga in uno scritto scientifico, una volta che si si scelto il tema.
Sotto un certo aspetto, tuttavia, questa differenza è soltanto una differenza di grado.
Neppure una scienza naturale è soltanto "un mucchio di fatti". Essa è, per lo meno, una collezione di fatti e, in quanto tale, dipendente dagli interessi del collezionista, dipendente cioè da un punto di vista.Nella scienza questo punto di vista è solitamente determinato da una teoria scientifica, ciò vuol dire che noi scegliamo, dalla infinita molteplicità dei fatti e dalla infinita molteplicità degli aspetti dei fatti, quei fatti e quegli aspetti che ci interessano, giacchè essi sono legati ad una più o meno preconcetta teoria scientifica. Una  certa scuola di epistemologi ha concluso, partendo da siffatte considerazioni, che la scienza si muove sempre in circolo e che noi siamo sempre lì ad inseguire la nostra coda, come afferma Eddington; e cioè nel senso che possiamo fare uscire dal nostro sapere fattuale soltanto quello che ci abbiamo messo nella forma delle nostre teorie. Tale argomento è, però, insostenibile.
Sebbene sia generalmente vero che noi scegliamo soltanto quei fatti che sono in relazione con una qualche teoria preconcetta, non è però vero che noi scegliamo solo quei fatti che confermano le nostre teorie o che le lasciano tali e quali.

...omissis...

Per tutto ciò l'affermazione circa la presunta circolarità della scienza non è sostenibile.
Questa obiezione tuttavia contiene un nucleo di verità: è vero che ogni descrizione scientifica dei fatti è in massimo grado selettiva e che dipende sempre da teorie. Si può al meglio chiarificare la situazione rifacendoci all'esempio del faro.
Ciò che il faro rende visibile dipende dalla sua posizione, dal modo in cui lo manovriamo, dalla sua intensità, dal suo colore e così via; dipende naturalmente anche in larga misura dalle cose che vengono da esso illuminate.

Analogamente una teoria dipende in gran parte dal nostro punto di vista , dai nostri interessi e questi sono di regola legati alla teoria o ipotesi che intendiamo controllare. Ma essa dipende anche dalle cose che si vogliono descrivere.

Una teoria o una ipotesi si potrebbe molto bene designare come la cristallizzazione di un punto di vista o di una prospettiva.

...omissis...

Questo carattere selettivo di ogni descrizione rende la descrizione in un certo senso relativa; relativa nel senso che noi proporremmo un'altra descrizione qualora il nostro punto di vista fosse diverso.
Quetso carattere selettivo della descrizione può influire sulla nostra fede nella verità della descrizione ma non incide sulla questione della verità o falsità della descrizione. La verità non è relativa in questo senso.

...omissis...

Lo sviluppo di una determinata prospettiva o punto di vista è pertanto inevitabile; e il tentativo ingenuo di evitarlo può solamente portare all'autoinganno o ad usare ACRITICAMENTE un punto di vista NON CONSAPEVOLE.

Tutto ciò vale in modo particolare per la descrizione storica con l'infinità del suo contenuto come scrive Shopenhauer. E' così dunque che nella storia come nelle altre scienze ci è impossibile evitare un punto di vista; e l'idea che noi potremmo procedere senza un punto di vista porta necessariamente all'autoinganno e nella mancanza di rigore critico.

Ciò naturalmente non significa che ci sia consentito di falsificare quel che ci aggrada o che possiamo prendere alla leggera i problemi della verità.
Ogni specifica descrizione storica sarà semplicemente vera o falsa, per quanto possa mai essere difficile giungere a una decisione sulla verità o sulla falsità."


Questo è un breve estratto...chi ama questi argomenti sarà sicuramente tentato di procurarsi l'intero scritto, ma già questi pochi paragrafi sono fonte di lunga riflessione...almeno secondo il mio punto di vista...


Buona domenica a tutti

martedì 22 ottobre 2013

attimi in dimensioni parallele

ci sono suoni, sapori, attimi che hanno il potere di farti vivere per un attimo in due dimensioni parallele...

ho quasi 43 anni, manca poco. Questa mattina guidavo verso la stazione e a farmi compagnia c'era radio due e mi sono rivista bambina, con la mia radiosveglia in mano.

Era stato un dono prezioso con il quale svegliarmi sembrava più dolce...all'epoca ascoltavo in bagno insieme a mia mamma, mentre ci preparavamo per uscire di casa insieme "i giorni", poi c'era il gr.

La sera impostavo lo spegnimento automatico e mi addormentavo con la voce dei giornalisti...

In un attimo questa mattina ero in contemporanea in macchina verso la stazione in una mattina uggiosa del nuovo paese in cui vivo e bambina nella mia casa d'infanzia.

ed ero presente in entrambi le dimensioni...in mezzo più di trent'anni di eventi, catastrofi, conquiste e ripetizioni cicliche.

Un suono, un rito, un attimo e torni indietro con la memoria a ripercorrere giorni uguali e diversi.

Emozioni...come quello di passare il mio vecchio vocabolario di latino a mio figlio, vocabolario che in copertina porta il nome di mio papà, di mio zio, il mio e ora quello del mio giovane ragazzo....

martedì 15 ottobre 2013

forse...

rileggo, qualche volta dopo giorni, e mi rendo conto sempre di più di quanto importante sarebbe lasciar sedimentare le idee e leggere anche con gli occhi e non solo con il cuore...

così forse eviterei tante imperfezioni, errori di battitura e migliorerei l'uso della punteggiatura...

ma ho deciso che mi va bene così...accetto la mia imperfezione...genuina e autentica...questa stanza la voglio così: libera!

giovedì 10 ottobre 2013

Se Trieste non si facesse bella solo

Trieste si sta preparando per la Barcolana.

È un evento meraviglioso da vivere almeno una volta.

E così si tirano fuori bei manifesti, si abbellisce la stazione, si ripuliscono i parchi dai barboni e zingari.

Succede così ogni volta che c'è una manifestazione o arriva qualche autorità.

Come se nascondere il problema lo risolvesse.
Questa è la mentalità di Trieste, la città che per prima cosa ti risponde " non se pol".

Sono arrivata a Trieste a 19 anni e mi ha subito colpito la sua dualità, la facciata amichevole, che poi si trasforma in superficialità. Città nepotista fino in cima ai capelli, fatta di clan dove non entri a meno di non ottenere la green card sposando un triestino, possibilmente doc.

Racchiude in se i peggiori difetti di un'Italia ripiegata su se stessa. Penalizza o demoralizza le eccellenze, premia i mediocri e tutti quelli che non ka obbligano a un pensiero critico di crescita.

Però non ha nemmeno coraggio di mostrarsi così...ed ecco che nelle occasioni speciali si fa bella...

Chissà che un giorno non capisca che potrebbe essere sempre bella...

Una riflessione di Karl Popper

"senza intuizione non si va avanti e ciò sebbene la maggior parte delle nostre intuizioni alla fine si mostreranno false.
Abbiamo bisogno di intuizioni, di idee, di idee possibilmente in competizione; e, ancora, di idee come quelle che si possono criticare, migliorare, analizzare criticamente. E fino a quando non sono state confutate noi dobbiamo tollerare pure idee problematiche. In realtà anche le idee migliori sono problematiche."

Karl Popper
Keplero: la sua metafisica del sistema solare

venerdì 4 ottobre 2013

Lampedusa

Ennesima strage ed ennesima giostra di commenti. Solidarietà o razzismo. Si alternano in modo confuso.
Parto dicendo che la vita è un bene prezioso. Quindi la morte, soprattutto se tragica, scuote gli animi e merita rispetto.
Il problema però i un altro.
Stiamo vivendo un periodo di grande incertezza e abbiamo uno Stato che non protegge i propri cittadini, ma accoglie e aiuta persone che poi non sanno dove andare e cosa fare.
Perché non si proclama il lutto cittadino per gli italiani che non sanno più dove sbattere la testa e vedono nella morte l'unica soluzione dignitosa alla loro rovina.
Uno stato prima di tutto deve pensare ai propri figli e poi adottarne di altri. E questa non è cattiveria. È serietà e lealtà.

Fino a quando vincerà il perbenismo e l'ipocrisia, noi perderemo.

L'ITALIA perderà.

mercoledì 25 settembre 2013

Z come Zorro

Arrivo da un tempo in cui i super eroi si chiamavano Zotto, Furia, rintintin...
Zorro era fantastico con la sua maschera, il suo mantello e il suo cavallo nero...giustiziere senza bisogno di ringraziamenti e notorietà...
È stato il mio vestito da maschera per anni...e lo volevo usare anche quando non era carnevale...
Ho sempre odiato le ingiustizie e quindi da piccola trovavo in lui il mio eroe ideale...
Con un piccolo salto nella mia infanzia chiudo questo primo giro per l'alfabeto attraverso le parole per me importanti...

martedì 10 settembre 2013

"Lavoro, dunque scrivo" Luisa Carrada

Seguo Luisa Carrada da molto tempo.
Ho avuto il piacere di incontrarla ad aprile e poco dopo ho iniziato a leggere il suo libro "Lavoro, dunque scrivo".
L'ho letto con calma, quasi con lentezza e l'ho amato.
Consigli, esempi, promesse mantenute pagina dopo pagina.

Luisa insegna, spiega, semplifica in un'alternanza costante di regole ed esempi.

Perfino l'impaginazione è costantemente coerente con ciò che racconta.

Giorno dopo giorno sento le sue parole ogni volta che scrivo: è diventata una compagna di viaggio.

"Lavoro, dunque scrivo" è un libro da leggere a prescindere dalla propria professione.

Grazie Luisa e spero di poterti incontrare nuovamente. Per il momento tengo il tuo libro sulla scrivania...

V come vita...

Inutile dire che con il carattere che ho mi ritrovo costantemente a riflettere sul senso della vita...

Mi sono "svegliata" a 40 anni passati e mi sono resa conto che mi ero fatta trasportare dagli eventi invece che prendere il timone realmente in mano e guidare la mia esistenza...

Ogni tanto penso che ognuno di noi abbia un destino scritto...ci sono state delle cose che mi si sono risolte tra le mani in momenti inaspettati, spesso quando avevo smesso di cercare la soluzione.

D'altro canto però non riesco ad accettare passivamente ciò che mi accade.

Sto ancora cercando di dare un ordine di priorità, sempre combattuta tra la pace familiare, il tempo da dedicare alle persone che amo e la realizzazione personale.

A pensarci bene sono due forme di egoismo diverse, perchè nutrono comunque il mio animo.

Cosa fare, cosa volere...

Vorrei non avere sempre voglia di scoprire, di provare, di fare, in questa ricerca quasi affannosa di verità...

E poi mi chiedo...quanta vita ancora?

E allora mi fermo e assaporo il profumo delle persone che amo, quasi a voler trattenere per sempre quell'emozione.

mercoledì 4 settembre 2013

U come

Unicità...
Ricordiamoci e siamo unici, come i momenti che viviamo...
Anche quando ci sembra che tutto scorra uguale...è proprio lì che noi stiamo sprecando l'unicità della vita, di ogni gesto, di ogni attimo...di noi stesso
Noi siamo unici...ricordiamocelo...in questa frenesia che hanno tutti di essere uguali...
Io sono unica e fedele a me stessa...alla faccia di tutti e di tutte le sterili convenzioni...

giovedì 29 agosto 2013

Una piacevole scoperta culinaria

Suggerisco a chi è di Trieste o anche solo di passaggio di provare il delizioso fast food "Genuino".

Collocato dietro piazza della Borsa, oltre la Portizza, in un luogo affascinante della città.

Il sito presenta solo il menu scaricabile in pdf, ma vi posso garantire che la mia pausa pranzo, comunque piacevole per la compagnia, è stata ravvivata da una bella esperienza di riscoperta di sapori semplici, preparati con maestria e presentati in confezioni ecologiche, veloci e piacevoli.

Ci tornerò...oggi ho assaggiato il piatto vegetariano e un ottimo strudel alle pesche e basilico
Questo dolce ha avuto il potere di farmi riflettere alla ricerca dell'aggettivo per descrivere la bella sensazione dell'abbinamento inusuale

martedì 20 agosto 2013

Circoli

Ci sono dei percorsi nella vita che si compiono per strade tortuose, con rinvii, ritorni, svolte...
Poi chiudi il cerchio e capisci...capisci che tutto ha un senso anche nel non senso...
guardo chi mi accompagna e ringrazio la vita che con i suoi giri mi ha portato dove sono...un po' tortuoso il percorso ma l'importante è esserci arrivata...e da qui si ri-comincia.

lunedì 5 agosto 2013

Assisi...mi hai affascinato

Sicuramente non sono l'unica né la prima né l'ultima...
Ho trascorso una giornata splendida ad Assisi...
Città mistica...bella...
Non ho nemmeno sofferto il caldo...chiaro esempio che quando stai bene, stai bene...
Panorama, colori e sapori che mettono di buon umore...
Bella sensazione...

domenica 4 agosto 2013

sabato 3 agosto 2013

T come turista

Quest'anno riscopro il piacere di fare il turista...
Cartina alla mano e via a scoprire luoghi d'Italia che da tanto desideravo visitare.
Aspettavo però di farlo con la compagnia giusta...
Ora c'è tutto...la voglia di scoprire, la macchina fotografica pronta, l'amore accanto...
La vita ha deciso di ricordarsi di me...
O meglio...io mi sono accorta di lei...

sabato 27 luglio 2013

S come

Santa subito...
No grazie!
Il calendario è già troppo affollato...

venerdì 26 luglio 2013

R come

una parola che mi infastidisce solo a sentirla è RINUNCIA...

Forse però dovrei cambiare approccio...

Forse non la sopporto perchè spesso ho rinunciato e questo ha provocato in me un accumulo di RABBIA.

Ho capito con gli anni che tradire il cuore, la passione, rinunciando a seguire un sogno ti segna a vita.

Ma l'idea della rinuncia proprio non riesco ad accettarla.

Non l'accetto come parola e come stato emotivo dopo quell'enorme irrimediabile danno.

In questi giorni ho ripreso in mano un libro che considero un altro passo verso il conseguimento della "pace interiore"...Popper, adorato dai tempi della maturità...

Nella vita penso che non si smetta mai di imparare...e impari sbagliando...

Sto cercando la via per capire che la determinazione non deve mai essere testardaggine.

D'altro canto voglio mantenere viva la voglia di mettermi costantemente in discussione, ma voglio anche acquisire la sicurezza che qualcosa di buono so.

Nel mio percorso ho incontrato fortunatamente anche tante persone con cui è bello confrontarsi.

La mente è un organo da nutrire costantemente.

Questo è ciò che voglio fare...anche se so che quella RINUNCIA è ormai irrimediabile...

Riuscirò mai a fare pace con me stessa? Riuscirò a perdonarmi di essere stata così debole?

Spero che la lezione mi sia servita...anche se ci ho messo troppo a capire di aver fatto un impagabile, irrimediabile errore...




martedì 23 luglio 2013

Q come

Rifletto...
Non dico che non abbiamo ragione le persone che dicono che è meglio la qualità della quantità quando parlano del tempo che passi con un figlio...
Dico che non hanno del tutto ragione.
Se ragioniamo in termini assoluti allora dico di sì, meglio qualità, ma se ci caliamo nella realtà dico che per la qualità è indispensabile anche avere una certa quantità.
La quantità è quella che ti consente di prendere il ritmo, di passare tempo insieme anche semplicemente osservando le abitudini, di conoscersi attraverso i piccoli gesti e riti...
Amo mio figlio, ma ogni tanto mi rendo conto che il tempo che passi con lui è poco...
È vero...sono presente, lo sono sempre stata...fuori da scuola, fuori sfollo Sport, sempre in macchina con lui ovunque avesse bisogno di andare...
Ma "esserci" è un'altra cosa...
Vuol dire sedersi con calma sul divano, guardare insieme un film, commentarlo, vuol dire ascoltare con attenzione quello che ha da raccontare, vuol dire aiutarlo a diventare un adulto consapevole...
E per fare questo c'è bisogno di tempo...c'è bisogno di qualità e quantità...
E c'è soprattutto bisogno di voglia di esserci...quella penso di avergli dimostrato in questi anni che c'è... E ci sarà sempre

lunedì 22 luglio 2013

La migliore offerta

Film cinico come pochi visti.

Fotografia strepitosa...l'intensità di alcune scene entra sotto pelle e pervade gli animi.

Da osservare e vivere...

Lascia una profonda tristezza nel pensare che ciò che racconta accade...può accadere...

Non certo un film rilassante, non c'è lieto fine, ma fermo immagine sulla crudeltà dei rapporti...
Anche il più cinico degli uomini ha le sue debolezze che finiscono per tradirlo...

Forse il cinismo è la difesa costruita muraglia per non vivere un bisogno d'amore irrisolto...

Da guardare

mercoledì 17 luglio 2013

O come onestà

Ma siamo sicuri di sapere cosa sia l'onestà?
Quante volte parlando abusiamo di questo termine...compiendo un sacrilegio.
Amo l'onestà intellettuale...
Amo l'onestà con cui ammetto i miei limiti...cosa rara nel mondo dei presuntuosi.
Amo l'onestà della persona che amo quando a muso duro mi dice in faccia quello che pensa.
In un mondo di ipocrisia incontrare onesti è quasi un'utopia, in cui però voglio ancora credere.
io voglio credere che l'onestà sia ancora un valore vivo e da proteggere dall'estinzione per futura riscossa.

giovedì 11 luglio 2013

P come pazienza

Ho un rapporto strano con la pazienza...
Riesco a essere quotidianamente impaziente e frenetica e poi mi accorgo che ho una pazienza biblica nell'attendere il realizzarsi di sogni...
Mi definisco impazientemente paziente.
Così ho raggiunto l'amore...il sogno di anni che non passavano mai, nell'attesa di quello sguardo, di quel tocco, di quel meraviglioso profumo che solo le cose belle hanno...

martedì 2 luglio 2013

della scrittura e altre considerazioni

sto pensano...
mi sono avvicinata a twitter da poco. Faccio fatica ad utilizzarlo, ma anche se non è stato amore a prima vista ne sta nascendo una bella simpatia.
Però è difficile per almeno due motivi:
1) la frenesia che ti prende per seguire tutti gli aggiornamenti che si susseguono a velocità mostruosa
2) la difficoltà che nasce dall'obbligo di dover essere chiari in poche battute.
La mia memoria torna inevitabilmente a quando i professori delle scuole medie e delle superiori chiedevano di scrivere temi sempre più lunghi, che si trasformavano alcune volte in ripetizione ridondante di concetti. Fruttavano ottimi voti, ma potevano funzionare anche con spreco di meno inchiostro!
Poi arriva la tesi dove ti suggeriscono di essere impersonale e oggettiva.
Entri nel mondo del lavoro e scrivi in burocratese e poi all'improvviso ti chiedono di avvicinarti ai social.
Al che ti viene spontanea una risata, perchè pensi che sia uno scherzo...
Da lì inizia la sfida per ritornare alla naturalezza della narrazione che nel corso degli anni ti hanno obbligato a nascondere infondo al cassetto sotto forma di diario.
Alcune volte delle emozioni sono arrivate a video con i blog, ma la storia è un'altra.
Chiarezza, semplicità, assertività...peccato che chi ti chiede queste cose spesso non sappia che sono un risultato e non un presupposto.
Se vicino ci mettete che spesso chi la fa semplice, beve bottiglie di arroganza a colazione, non vi nascondo che qualche "francesismo" nasce spontaneo dal profondo del cuore.
Fortunatamente ho amato la filosofia e soprattutto Hegel e Popper, per cui da loro traggo i pilastri su cui appoggia la mia esistenza e quando proprio lo sconforto è tanto lascio a Baumann la spiegazione di questo periodo di decadenza morale da un lato e di grande possibilità di fare la differenza, anche se per un gruppo ristretto, dall'altro.
Buona serata a tutti!!!

Riflessione personale

Se ti rendi conto che la frenesia della vita ti sta travolgendo e non provi più piacere in ciò che fai...fermati e rifletti...
Vuol dire che non hai capito cosa è la vita...
Respira e concediti di rallentare e ricaricare le batterie con un abbraccio o un sorriso...
Te lo devi e lo devi alle persone che ti stanno regalando il loro cuori...

lunedì 1 luglio 2013

O come oltre



Dedico la lettera O a un mio particolare e personale proposito...
andare oltre...

Spogliarmi della sofferenza e delle insicurezze che da anni mi sto portando dietro.

Sofferenze e insicurezze a cui sto ancora stupidamente concedendo di vincere su di me...

Ho deciso di andare oltre, di lasciare dietro a me tutto ciò che non mi consente di essere finalmente libera.

Ho diritto a vivere e io sto sprecando questo diritto.

Ho anche il dovere di vivere, perchè se vivo posso donare vita alle persone che amo.

La foto ...è per ricordarmi di chi mi sta chiedendo di vivere e soprattutto di viverle accanto.

Quindi inizia il training per andare OLTRE!!!

sabato 29 giugno 2013

La morte di una donna

Morta Margherita Hack...signora delle stelle, donna controcorrente e soprattutto coerente.
Buon viaggio nel mondo nero luminoso che ha sempre studiato...spero si senta veramente a casa.

giovedì 27 giugno 2013

N come noi

Noi...quando lo dici con il cuore, consapevole che stai parlando di un gruppo che almeno unisce due persone...è una potenza
Io ho imparato a dirlo da poco...abituata a pensare al singolare anche quando sembravo all'interno di un gruppo, di una famiglia
Me lo ha insegnato la persona che amo...mi ha preso per mano e mi ha fatto capire che il mondo pesa meno se lo condividi, con amore...
io assolutista e individualista ho così cambiato la mia prospettiva iniziando dalla sintassi...ho imparato a parlare al plurale, ma non per nascondermi deresponsabilizzata dietro la prima persona plurale, ma capendo la forza dell'unione, del gruppo, della famiglia...

Noi è prima di tutto un "io più te"

Grazie amore mio...

mercoledì 26 giugno 2013

Riflessioni

Sono in viaggio per lavoro e come capita spesso mi ha raggiunto il post di Luisa Carrada.
Che io sia una sua fan sfegatata forse si è già capito.
Difficile non esserlo.
Luisa mi ricorda quei bravissimi professori che amano la propria materia e con tutto il cuore cercano di trasferire tutto ciò che sanno, ma ancora prima dei contenuti cercano di far innamorare della materia.
In ogni post del suo Blog io ritrovo questo meraviglioso insieme di insegnamento, riflessione e cuore.
Leggere Luisa fa trovare una dimensione di umanità anche in ambito professionale dove sono rare le persone che condividono ció che sanno, colte dalla paura di essere superate.
Paura sciocca, perché condividere vuol dire crescere, vuol dire scoprire attraverso lo sguardo di un altro nuovi panorami e scenari.
Luisa questa paura non ce l'ha e dona a piene mani il suo preziosissimo sapere.
Vi invito a seguirla, per imparare non solo quanto bello può essere seguire i suoi insegnamenti, ma soprattutto per imparare un bel modo di essere.

giovedì 20 giugno 2013

M come Mare


oggi forse sarò un po' banale...scelgo mare per la lettera m

Il mare per me è sempre stato sinonimo di fuga, di libertà e di tranquillità...

da piccola attendevo l'estate per andare in vacanza al mare...lì ritrovavo la pace, lì c'era la mia migliore amica che mi aspettava per passare l'estate insieme, migliore amica che c'è ancora da allora, lì ci siamo rifugiati dopo lo spavento del terremoto

nel mare mi sono sempre tuffata per sentire semplicemente il suono del respiro trattenuto e del mio cuore...

il mare per me è l'immagine della vita, può accarezzarti o schiaffeggiarti...

Il mare ti stupisce sempre, mai un giorno uguale all'altro e da ora in ora ti regala colori e suoni...uguali e diversi

con lui amoreggiano tutti, il sole, la luna, i bambini, gli adulti che tornano bambini, i pesci, gli uccelli...

ho sempre considerato mare e luna amanti di valore...così uniti e potenti hanno ispirato poeti, cantori, comuni felici e infelici...

il mare è la potenza delle piccole gocce che poi diventano oceani

venerdì 14 giugno 2013

L come Libro

Adoro i libri, il loro profumo, i colori e il suono delle pagine...

ma non è sempre stato così

da piccola odiavo leggere, facevo fatica...ero dislessica

Lo sono ancora, ma con gli anni la passione per la lettura e la voglia di conoscere mi hanno aiutato a trovare un modo per aggirare l'ostacolo fino quasi a superarlo...

ci sono infatti degli ostacoli che risultano insormontabili per sempre e allora devi trovare una via alternativa

Per quanto ami la tecnologia e il mondo che ci aiuta a raggiungere, continuo a preferire il profumo della carta e il tratto che la matita o il pennarello lasciano sulla carta per ricordarmi che ti lì io ci sono proprio passata...

I miei occhi tracciano la via tra una riga e l'altra...

Che sia una pagina o un'intero capitolo devo avere sempre con me un libro...

Quindi dedico la L a LIBRO e AMORE PER LA LETTURA...

ps: se qualche dislessico capita qua, corra in libreria e legga il meraviglioso testo "il dono della dislessia"...

giovedì 6 giugno 2013

K come Karate

Non a caso oggi sono alla K

Il Karate è una passione, un amore che sto coltivando tra una difficoltà e l'altra.

Non gli dedico quanto tempo vorrei, ma so che è lì che mi aspetta.

Ieri ho reso onore a questa disciplina, dimostrando a me stessa per prima, che se veramente vuoi una cosa la puoi conquistare...

Ho dato il meglio di me, volevo quella cintura più di ogni cosa al mondo...

E così è stato: ho conquistato la marrone con grinta e determinazione.

Il dojo kun è la mia filosofia di vita ancora prima che di palestra...tanto che l'ho scelto come immagine di profili di questo blog.

Queste le 5 regole:
一、人格完成に努むること
hitotsu, jinkaku kansei ni tsutomuru koto
Il karate è via per migliorare il carattere (Ricerca la perfezione del tuo carattere).
一、誠の道を守ること
hitotsu, makoto no michi wo mamoru koto
Il karate è via di sincerità (Difendi le vie della verità).
一、努力の精神を養うこと
hitotsu, doryōku no seishin wo yashinau koto
Il karate è via per rafforzare la costanza dello spirito (Cura il tuo spirito di ambizione).
一、礼儀を重んずること
hitotsu, reigi wo omonzuru koto
Il karate è via di rispetto universale (Onora i principi dell'etichetta)
一、血気の勇を戒むること
hitotsu, kekki no yū wo imashimuru koto
Il karate è via per acquisire autocontrollo (Rinuncia alla violenza).

Un grazie alla mia Maestra, agli istruttori e a tutti i colleghi che mi hanno aiutato a prepararmi all'esame di ieri.

J come Jolly roger




J come Jolly Roger...

Un po' pirata mi sento da sempre...

Amo il mare, tanto da essermi tatuata un'onda sul braccio...

Da piccola quando le mie amiche si vestivano da principessa io mi travestivo da Corsaro Nero...

Del pirata mi è restata ora solo la passione per il rum, accompagnato da cioccolata e arancia...

sotto l'aria di apparente tranquillità, sono ancora virtualmente ribelle...

La passione per i pirati ce l'ha anche mio figlio, che per anni dietro al tetto ha avuto appesa una Jolly Roger.

e come non guardare e riguardare insieme "Pirati dei Caraibi"...

La mattina verso scuola la musica del film accompagnava come un'onda d'oceano il nostro viaggio sulla "perla nera"...così Demetrio ha ribattezzato la nostra auto...

e noi un po' pirati cresciamo tra battaglie e conquiste...come quella che racconterò nel prossimo post...

mercoledì 5 giugno 2013

I come...

Per la I se la giocano due parole...

ironia e impegno...

Quindi questa volta faccio un'eccezione e parlo di entrambe.

Impegno...non riesco a farne a meno...
Si declina in dedizione e abnegazione.
Se e quando decido di fare qualche cosa, non conosco modo diverso se non mettendocela tutta, giorno dopo giorno.

Questo è stato anche un grosso limite in alcune occasioni.
Pretendo troppo da me stessa e anche dagli altri.
O bene o niente...a lungo è stato così.

Con gli anni sono diventata un po' più clemente con me stessa, ma non troppo.

Ironia...senza di lei sarei morta...

L'ironia è la benzina delle salite, la forza davanti ai limiti, la carezza al cuore nelle sconfitte...
Ma mai ho dimenticato un limite, una salita, una sconfitta...
Anzi...

L'autoironia la mia salvezza per non dimostrare la mia timidezza...

Impegno e ironia...due ingredienti di vita...

lunedì 3 giugno 2013

Tempo...che passa

Oggi ho partecipato alla recita di fine anno della scuola di mio figlio...

Lui ormai in quinta faceva parte dei Grandi...

In un attimo mi sono resa conto di come 5 anni siano volati nell'eternitá delle corse quotidiane...

Un susseguirsi di emozioni e suggestioni, piani paralleli che scorrevano nel mio cuore come due film proiettati in contemporanea...

Io in quinta, lui in quinta, i sogni, le paure, il batticuore...

Mio grande amore...stai iniziando a volare...

Io orgogliosa di aver fatto accanto a te questo percorso...

Impegnativo...ma entusiasmante...

Buon volo amore mio

domenica 2 giugno 2013

Il pescatore di sogni

Bel film, molto delicato e dalla fotografia avvolgente...
Lo consiglio...a sognatori...persone che amano le belle intenzioni e azioni e credono che ci possa essere realizzazione dietro la passione e la dedizione...anche se nessuno ci scometterebbe...

giovedì 30 maggio 2013

H come Hurricane

H come hurricane= Uragano...il ritmo della canzone mi rappresenta
Molte volte mi sono sentita dire che arrivo nella vita delle persone come un Uragano...
Ho quasi 43 anni, ma non ho ancora trovato un modo diverso di essere.
Non a caso scelgo anche questa canzone...Hurricane è una canzone di protesta di Bob Dylan, circa l'imprigionamento di Rubin "Hurricane" Carter.
Il ritmo della canzone mi rappresenta. Oggi lascio alle note raccontare qualche cosa di me...Buon ascolto



martedì 28 maggio 2013

G come giradischi

L'altro giorno mi sono trovata a passare uno a uno dei vecchi dischi e a mostrare a mio figlio di 11 anni come ho imparato ad amare la musica...
Prima i 78 giri di mia nonna...la voce del padrone, poi i 45 giri e i 33...
I giradischi portatili per i 45 giri...il lato a e il lato b...
L'attenzione per la puntina, la cura per trovare il solco tra una traccia e l'altra, le corse nel negozio di mia nonna bis che vendeva dischi per prenotare la novitá.
Poi da adolescente le serate estive nel negozio di dischi di amici a scegliere cosa suonare in compagnia.
Di ogni disco si conosceva a memoria la storia e si consumava la puntina a forza di sentirlo...
L'inconfondibile fruscio...mio figlio non lo conosceva...abituato da sempre a cd e ipod...
Quanti ricordi mi sono tornati in mente mentre passavo a uno a uno i dischi di tre generazioni...
La musica è vita, é ritmo, è sapore...il giradischi un ricordo per sempre...

venerdì 24 maggio 2013

piacevoli conversazioni

Oggi dedico questo post alla bellezza delle reti sociali e delle piacevoli conversazioni...

Ad aprile avevo avuto il piacere di conoscere Luisa Carrada durante un seminario informativo sul web marketing.

Seguo il blog di Luisa da tantissimo tempo e ho sempre trovato utili e interessanti gli argomenti che lei con generosità intellettuale condivide con i suoi lettori...

Da qualche giorno sto assaporando il suo testo "lavoro, dunque scrivo" e proprio lì mi sono imbattuta nuovamente nel concetto e utilizzo delle mappe mentali.

Questo è un argomento che mi appassiona, ma che trovo ostico.

Ho così chiesto un consiglio a Luisa su come avvicinarmi in modo più operativo a questo argomento.

Il risultato è stato il consiglio di contattare direttamente Roberta Buzzacchino che ha curato per Luisa le mappe riportate nel testo di "lavoro dunque scrivo" e ne è nato un nuovo contatto molto interessante.

Ho incontrato di nuovo una persona disponibile, accogliente e soprattutto naturalmente portata alla condivisione.

Dico solo con gioia...che bello!