venerdì 26 luglio 2013

R come

una parola che mi infastidisce solo a sentirla è RINUNCIA...

Forse però dovrei cambiare approccio...

Forse non la sopporto perchè spesso ho rinunciato e questo ha provocato in me un accumulo di RABBIA.

Ho capito con gli anni che tradire il cuore, la passione, rinunciando a seguire un sogno ti segna a vita.

Ma l'idea della rinuncia proprio non riesco ad accettarla.

Non l'accetto come parola e come stato emotivo dopo quell'enorme irrimediabile danno.

In questi giorni ho ripreso in mano un libro che considero un altro passo verso il conseguimento della "pace interiore"...Popper, adorato dai tempi della maturità...

Nella vita penso che non si smetta mai di imparare...e impari sbagliando...

Sto cercando la via per capire che la determinazione non deve mai essere testardaggine.

D'altro canto voglio mantenere viva la voglia di mettermi costantemente in discussione, ma voglio anche acquisire la sicurezza che qualcosa di buono so.

Nel mio percorso ho incontrato fortunatamente anche tante persone con cui è bello confrontarsi.

La mente è un organo da nutrire costantemente.

Questo è ciò che voglio fare...anche se so che quella RINUNCIA è ormai irrimediabile...

Riuscirò mai a fare pace con me stessa? Riuscirò a perdonarmi di essere stata così debole?

Spero che la lezione mi sia servita...anche se ci ho messo troppo a capire di aver fatto un impagabile, irrimediabile errore...




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