Dal 1976 il 6 maggio per me è una giornata scaramantica, la giornata della sopravvivenza.
Le mie origini sono montanare, vengo dalle terre in cui cammini in salita, vengo dalle terre dove le montagne hanno ruggito violentemente nel 1976.
Quel ruggito, come la voce ferma e tonante di mio papà che ci intima di uscire con un laconico "fuori" detto mentre ci stavamo godendo una serata nel lettone tutti e tre insieme, papà mamma e io, resterà per sempre nel cuore.
Le mie origini sono montanare, vengo dalle terre in cui cammini in salita, vengo dalle terre dove le montagne hanno ruggito violentemente nel 1976.
Quel ruggito, come la voce ferma e tonante di mio papà che ci intima di uscire con un laconico "fuori" detto mentre ci stavamo godendo una serata nel lettone tutti e tre insieme, papà mamma e io, resterà per sempre nel cuore.
Solo a distanza di anni ho realizzato che facevo parte di una fortunata schiera di sopravvissuti.
Solo a distanza di anni ho pensato che nel 1976 non abbiamo festeggiato il compleanno di mio papà il 9 maggio perché già dalla mattina dopo era in prontezza operativa.
Sì, perché i militari sono anche questo. Sistemano le loro famiglie con la preoccupazione nel cuore ma la sicurezza sul viso che devono avere le persone che per definizione sono intrise di coraggio e partono per la loro missione.
Solo a distanza di anni ho pensato che nel 1976 non abbiamo festeggiato il compleanno di mio papà il 9 maggio perché già dalla mattina dopo era in prontezza operativa.
Sì, perché i militari sono anche questo. Sistemano le loro famiglie con la preoccupazione nel cuore ma la sicurezza sul viso che devono avere le persone che per definizione sono intrise di coraggio e partono per la loro missione.
Da quel giorno in cui mio papà disse che eravamo stati fortunati perché il terremoto era arrivato di sera e quindi eravamo tutti insieme, penso che sia partito il mio addestramento fatto di poche ma precise regole operative:
Punti di raccolta
Attenzioni
Tracce
Osservazioni
Punti di raccolta
Attenzioni
Tracce
Osservazioni
Non c'erano cellulari e le linee telefoniche erano popolate di cabine a gettoni.
E da quel giorno ho abbandonato l'Incoscienza della spensieratezza per lasciare posto alla coscienza della sopravvivenza.
Il terremoto vissuto così ti lascia un istinto animalesco. Ancora oggi mi capita di parlare con mia mamma e dirci che c'è aria di terremoto.
Oggi la mia memoria va a tutti quelli che non ci sono più, alle ultime vittime del Nepal, a tutti i terremotati che hanno fatto i conti con il ruggito della terra.
E per quanto sia nato da lì un interesse maniacale nello studio dei terremoti, nella spiegazione delle varie scale, quasi come se la conoscenza aiutasse a esorcizzare la paura, portate pazienza se verrete al cinema con me e mi vedete controllare le uscite di emergenza o se vi obbligherò a fare le scale a piedi piuttosto che prendere l'ascensore.
E non prendetemi per suonata se a mio figlio ho spiegato cosa fare in caso di emergenza da quando era alto una spanna...sono dettagli che ti possono salvare la vita.
E non prendetemi per suonata se a mio figlio ho spiegato cosa fare in caso di emergenza da quando era alto una spanna...sono dettagli che ti possono salvare la vita.
E per ricordate un altro 6 maggio...nel 1999 mi sono rotta due vertebre...insomma il 6 non è mai stato il mio numero preferito, tanto meno a scuola...ma il 6 maggio proprio è un giorno che attraverso trattenendo il respiro. ..