lunedì 19 maggio 2008

l'imperfezione


l'imperfezione è individuale perfezione
ciò che non è uguale differenzia e rende speciali
ognuno è unico e speciale nella sua diversità

venerdì 9 maggio 2008

buon compleanno papà

a mio papà che oggi compie 64 anni e che non vedo più solo come un guerriero sempre impegnato in sfide impossibili, ma anche come un nonno tenero e affettuoso come mai avrei immaginato potesse essere.
a mio papà che sorride di nascosto con il cuore emozionato davanti alla vita che continua in suo nipote.
a mio papà che dice di amare suo nipote perchè è mio figlio e dicendo così pensa di aver detto la cosa più dolce del mondo.
a mio papà con il quale è difficile parlare o guardarci perchè entrambi abbiamo paura di capire quanto uguali siamo e perchè non ci capiamo...così simili e diversi
generosi e collerici
determinati e fragili
combattivi e stanchi
incapaci di fermarci
incapaci di addolcirci
incapaci di togliere la corazza
ma incapaci di pensare un giorno senza l'altro....
fosse altro per tenerci allenati nell'arte della scaramuccia :-)

mercoledì 7 maggio 2008

dell'emozione di un sentimento espresso

adoro la capacità dei bambini di dire senza nessun timore "ti voglio bene"
parole dette con semplicità, ma non per questo con meno profondità...naturalezza che accompagna il ritmo del cuore che si emoziona di fronte a una persona che tocca l'anima...
e vorrei ritrovare anche io questa serenità...
io amo mille persone e non necessariamente perchè le vorrei amanti, ma perchè le loro anime sono specchi in cui la mia si riflette o si cerca o miracolosamente si trova e ritrova...eppure da adulti, emotivamente più ingabbiati dei bambini, ci poniamo mille quesiti e tormenti prima di dire "ti voglio bene", tranne poi penstirsi di non averlo fatto, pentirsi perchè troppo tardi, pentirsi perchè...
pentirsi perchè? io non voglio più pentirmi, ma voglio ritrovare la libertà del sentimento espresso...per nutrire e nutrirmi dell'emozione del sentimento stesso...

martedì 6 maggio 2008

6 maggio

il 6 maggio per me è un giorno strano...il giorno della memoria di qualcosa che da anni mi accompagna e per certi versi ha cambiato la mia vita...
era l'anno dei miei 6 anni e ne ho impiegati quasi trenta per realizzare che sono una sopravvissuta...
il 6 maggio è il giorno del terremoto del Friuli...è stato il giorno in cui ho imparato che la terra ti può essere amica o nemica...che ora c'è qualcosa e dopo nemmeno un minuto non c'è più
è stato il giorno in cui impari che urlare di paura non serve a nulla, che scappare ti può essere fatale, che restare è allo stesso modo pericoloso...capisci cos'è il destino, la fatalità...e anche se non hai neppure 6 anni sai che da quel giorno vivi con la consapevolezza che tutto può cambiare in un attimo...sai che la mattina saluti i tuoi cari e speri di rivederli la sera...
Il terremoto è una forza della natura...è un nemico astuto, avverte, ma non troppo che sta per arrivare e colpisce in modo quasi imprevisto...e allora impari a osservare i cambiamenti climatici, le temperature fuori stagione, la tensione nell'aria e torni ad essere un po' animale...lo aspetti, annusi l'aria e cerchi un segno, per non farti cogliere impreparato, quasi a sfidarlo e a gridargli in faccia che non hai paura...che sai che c'è e sta per fregarti...
e te ne freghi se passi per paranoico quando vai al cinema con gli amici e ti siedi vicino le porte d'emergenza, perchè sai che quel piccolo dettaglio può fare la differenza o se sei cresciuto programmando piani di riunione familiare al posto x...unico modo per ritrovarsi in un'epoca in cui i cellulari non esistevano...

e nella beffa 9 anni fa, sempre il 6 maggio cadendo da cavallo, mi fratturavo una vertebra e rischiavo la sedia a rotelle...quella paura l'ho quasi sconfitta...risalita e ripartita, con calma e qualche timore...ma il nemico da combattere lì sono solo io...è una lotta tra me e me...

alla fine sapete cosa dico? amo venerdì 17 di qualunque mese sia, ma il 6 maggio è un giorno che vorrei molto breve :-)