venerdì 28 dicembre 2007

ancora sul dono dell'amicizia

forse sono un'inguaribile romantica ma non voglio credere che, come spesso mi sento dire, il mondo è sempre più egoista...odio con tutta me stessa le generalizzazioni...
non penso che il mondo sia sempre più egoista
penso forse di più che le persone siano un po' disilluse, disincantate, amareggiate da un fallimento
a quando a ferirti è una persona che credevi amica la ferita si fa profonda e la paura di soffrire aumenta tanto da diventare un gesso che blocca i sentimenti...
penso che ogni tanto si faccia un errore enorme...pensare che chi ci è amico sia uguale a noi...
non esiste cosa più sbagliata...ognuno di noi è un individuo e come tale è speciale nella sua unicità...questo fa si che alcune volte anche le persone a cui siamo più legati ci stupiscano per qualcosa che mai ci saremo aspettati...
la vera amicizia però è "contenimento" e accettazione, è scambio e arricchimento e alcune volte sofferenza...forse alcune volte anche allontanamento...la vicinanza fisica può finire
ma nessuna persona che è stata speciale per il nostro cuore se ne va da quella sede...
noi siamo anche chi abbiamo incontrato...
ho già scritto che credo nel dono dell'amicizia...molto più potente alcune volte dell'amore...
sono stata molte volte ferita, ma non voglio smettere di pensare che il mondo non sia egoista ma solo pauroso di soffrire...ma la ferita è solo una attesa egoistica, una proiezione di nostri desideri che resta disattesa...forse se riuscissimo a donare amore in modo incondizionato scopriremmo la forza del dono e la paura svanirebbe...
la forza inebriante del sentirsi potenti nel poter donare qualcosa che riempia un vuoto vinca sulla paura di cadere e doni la forza di rialzarsi consapevoli che il contatto regala gioia e che alla fine merita la pena rischiare...

mercoledì 12 dicembre 2007

donne

donne amanti mogli amiche mamme
anche io donna...somma e differenza di tutte loro...
se sono come sono lo devo a grandi donne che ho incontrato e che hanno segnato la mia vita

a mia nonna che quest'anno non c'è più ma che vive nel mio cuore
lei mi ha insegnato la bellezza del dono incondizionato della generosità d'animo
l'eleganza della semplicità e la pacatezza d'animo

a mia mamma che ogni sguardo carica di amore e sfida perchè io non smetta mai di migliorare sempre tesa tra l'apprezzarmi e il non sopportarmi, ma che non smetterà mai di amarmi e chiamarmi "tata"

e a tutte le mie amiche speciali...di tutte le età
a colei che mi conosce da quando ho 9 anni e pur avendone 34 più di me mi considera un'amica preziosa...simbolo di dolcezza e forza...colei che mi ha insegnato che alla vita si deve sorridere anche nei momenti più duri...lei legge in ogni mia espressione le mie forze e le mie debolezze

a colei che è cresciuta con me e da 33 anni invece, da coetanea, condivide ogni minuto di vita...tra lacrime e sorrisi gioie e dolori, vittorie e sconfitte e che ogni tanto con il suo "anto, anto, anto..." mi fa riflettere e alzare il piede dal pedale della mia passionalità nell'affrontare la vita

a colei che è volata via lontana dagli occhi e ora sta scoprendo la bellezza dell'esser madre ma la difficoltà di capire che non si può più essere centrati su se stessi perchè c'è un piccolo bambino che dipende da te e tu devi essere forte per due...lei che per prima ha avuto il coraggio di abbracciarmi quando io non riuscivo a essere stretta tra le braccia di nessuno per paura di sembrare fragile, ma che speravo che qualcuno lo facesse

a colei che non passa giorno che non mi scriva per chiedermi come sto e che dice che mantengo viva la speranza di un modo migliore, non rendendosi conto di quanto mi da con il semplice esserci

a colei che da quando è entrata nella mia vita, da poco più di un anno, ha portato calore e amore, calore di un abbraccio nel quale mi perdo e mi ritrovo...lei che mi dice "basta anto, la vita non è sempre una battaglia, non puoi essere sempre in combattimento" e non si accorge che è la più coraggiosa, la più forte, che ha vinto tutte le sue battaglie, che non smette mai di addentare la vita e che porta con se gioia e allegria...

a colei che è per ultima entrata nella mia vita, che mi ha preso per mano, non ha riso delle mie paure, ma ha letto il mio coraggio e che con il suo silenzioso sguardo intenso risponde a tante domande...simili il nostro essere "istrici" e simile il nostro affrontare la vita...mamma di altre due splendide giovani donne che in lei hanno un grande esempio...lo capiranno, ma so che già lo sanno...

a queste guerriere d'amore il mio pensiero della sera
anche io donna...somma e differenza di tutte loro...io mai senza di loro!!!

lunedì 10 dicembre 2007

grazie Andrea

fotografare lo spettacolo "il sogno di Andrea" è stata un'esperienza splendida...non solo per la bravura dei partecipanti, ma soprattutto per la forte emozione nel vedere tante persone che hanno donato un po' del loro tempo per una speranza di vita...
Andrea era lì, in prima fila e i suoi occhi vispi insieme al suo sorriso dicevano più di mille parole...
per due ore abbondanti tanti artisti si sono dati il cambio sul palco del teatro...donando parole, note, emozioni e sentimenti...
e qui dico grazie ad Andrea, perché lui il fulcro, lui la persona che ha fatto sì che tutti noi fossimo lì e che io potessi fotografare dettagli di bellezza e sentimento...quelli che tutti gli artisti hanno portato in scena, quei dettagli che fanno ricordare che è semplice donare, ma che il dono diventa splendore quando a parlare è il cuore...
Grazie Andrea...alla prossima

giovedì 6 dicembre 2007

profondo e prezioso nella sua essenza

la gioia negli occhi di mio figlio nello scoprire che anche quest'anno San Nicolò ha mantenuto la promessa mi fa pensare che forse smettiamo troppo presto di credere che qualcuno ascolterà i nostri desideri...
eppure non occorre solo essere bambini per riscoprire l'attesa, il desiderio e la dolce sorpresa che alla fine qualcosa è stato esaudito...
è così semplice donare con amore e ricevere un semplice sorriso dal profondo del cuore...
basta fermarsi un attimo, uscire dallo scontato egoismo dettato dalla fretta di raggiungere una futile meta e pensare che forse qualcuno ci sta semplicemente aspettando per passare un po' di tempo con noi...anche solo e semplicemente per un caffè...saper dire una volta sì e non solo "non ora, non adesso, forse domani, forse un altro giorno..."
spero che mio figlio crescendo conservi quella purezza d'animo che alcune volte poi può sembrare debolezza, ma che fa cogliere l'attimo dell'attesa, del desiderio e del realizzato...semplice ma profondo e prezioso nella sua essenza...